Questo non è un libro di arte marziale, ma il racconto del ciclo di vita di una palestra, dell’uomo che l’ha fondata, di coloro che gli sono stati vicino per tanti anni, degli allievi che meglio lo hanno conosciuto. L’arte marziale è, tuttavia, il nucleo attorno al quale si sviluppa il racconto, il centro d’interesse dei rapporti sociali e amicali che porta con sé, quando è vissuta anche come stile di vita. Parlare di Marco Tarallo, della vita vissuta insieme, può sembrare un fatto nostalgico e forse in parte lo è, ma è anche un modo per capire se e quanto siamo cambiati o se siamo rimasti quelli di una volta. Quando c’era Marco.
MARCO TARALLO e i ragazzi della Budokan di via Portogallo 13
12,00€
Questa storia inizia nei primi anni 70, quando andare in palestra significava anche stare insieme agli altri, conoscere e intrecciare rapporti, fare nuove amicizie. Con il passare del tempo questi legami spesso si consolidavano con una certa naturalezza, quando i rapporti diventavano empatici e si allargavano gli orizzonti della conoscenza reciproca. La pratica della palestra, a quel tempo, non era solo un fatto sportivo, ma anche un misurarsi con se stessi e con gli altri, in un confronto di idee, modi di essere e di pensare, pur rimanendo l’arte marziale il centro d’interesse. La permanenza in palestra non era legata solo ai turni per salire sul tatami (tappeto per le arti marziali), ma anche al piacere di coltivare i rapporti sociali e personali. L’autore, grazie anche al contributo degli amici e compagni di tatami, ricostruisce la storia della palestra Budokan e del suo atleta più prestigioso, nonché fondatore: Marco Tarallo. Un viaggio nella Palermo delle arti marziali e dell’amicizia.